Istituito nel 1911, il Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola” è una delle strutture museali più importanti della città di Matera e fra i più apprezzati dai bambini (tra qualche riga scoprirete il perché).
Il museo prende il nome da Domenico Ridola, senatore materano a cui si deve l’istituzione del museo. Grande appassionato di archeologia, Ridola effettuò numerose campagne di scavo in tutto il territorio materano e delle Murge tra la seconda metà dell’800 e gli inizi del ’900, donando allo Stato le sue importanti collezioni archeologiche, ancora oggi ospitate presso questa struttura.
Il Museo Ridola offre esposizioni interessantissime, grazie anche a un un percorso di testi e immagini pensati proprio per i bambini che guidano alla scoperta della storia dell’uomo nel territorio materano, dal Paleolitico fino al Medioevo.
In particolare, sono 3 le attrazioni del Museo Ridola che catturano l’attenzione di tutti i bambini:
- la capanna neolitica interamente ricostruita;
- la ricostruzione di una grotta funeraria;
- un vero scheletro risalente al periodo Neolitico.
Scopriamoli subito!
Capanna neolitica
Nel museo è stata ricostruita un’abitazione neolitica in scala reale, con annessi il recinto per gli animali, il forno per la cottura della ceramica e il focolare esterno. Al suo interno (fatto di pali portanti, di graticcio ligneo e intonaco di argilla cruda) la capanna è arredata con giacigli e pellami che gli uomini primitivi usavano appunto per coprirsi e per dormire, oltre ad alcuni vasi per cuocere e consumare i cibi dell’epoca.
Dovete sapere, infatti, che durante il Neolitico, nei villaggi sull’altopiano delle Murge, proprio di fronte alla città di Matera, si viveva in capanne come quella ricostruita nel Museo Ridola.
Insomma, osservando la capanna neolitica sembra di rivivere la quotidianità del Neolitico nel territorio materano e i bambini apprezzano tantissimo questa ricostruzione storica.
Grotta funeraria
Altra attrazione da non perdere nel Museo Ridola è la ricostruzione di una grotta funeraria, con esempi realistici di graffiti del tempo. Si tratta di una cavità carsica a grandezza naturale all’interno della quale è stata riprodotta una sepoltura del Paleolitico Superiore. Non solo: al suo interno è stata simulata una frequentazione umana riconducibile al periodo compreso fra Paleolitico Superiore e Neolitico.
Le pareti della grotta funeraria mostrano graffiti e pitture parietali che rinviano a evidenze delle contigue aree calabresi e pugliesi.
Un vero scheletro risalente al Neolitico
Una delle attrazioni più visitate e ammirate dai visitatori di ogni età è, senza dubbio, uno scheletro risalente al periodo Neolitico perfettamente conservato in una teca.
Lo scheletro, in posizione rannicchiata, apparteneva a un ragazzo presumibilmente morto all’età di 20-22 anni. Le sue spoglie furono deposte presso una capanna nel villaggio di Serra D’Alto (nella zona nord di Matera), dove poi è stato rinvenuto.
Scopriamo la Preistoria con i nostri bimbi
La visita al Museo Ridola è molto suggestiva per bambini e ragazzi, in particolare per i bambini della scuola primaria che per la prima volta si approcciano allo studio dell’età preistorica.
L’allestimento del museo rende realistico quello che si studia sui libri di scuola. Ammirare dal vivo utensili, resti e ricostruzioni dell’epoca trasformerà la visita al museo in un viaggio nel tempo alla scoperta della Preistoria nel territorio materano.